Lo sport nel 2° millennio

Lo sport nel secondo millennio

Il secondo millennio ci ha arricchito di tecnologia e comodità, ma di contro ci ha resi sempre più  sedentari e le conseguenze maggiori ricadono sui nostri figli. In strada, sempre più invase dal traffico, non si vedono più  bambini in bicicletta, tantomeno ragazzi che giocano a pallone o si divertono con i classici giochi di strada di cui se ne sono oramai perse le tracce. I cortili sono zeppi di “lamiere luccicanti su 4 ruote” e non sono più disponibili ai giochi dei bambini; i ragazzi con il loro gioioso vociare disturbano la serenità dei condòmini tolleranti all’abbaiare di un cane ma disturbati dal sorriso a 4 denti di un fanciullo. Gli spazi all’aperto sono scomparsi occupati da cementificazioni a volte selvagge e i pochi che hanno resistito risultano inadeguati  per pulizia e sicurezza.  Gli oratori, vecchie fucine di ragazzotti aitanti e atletici, a parte alcune eccezioni, impegnati nella formazione spirituale dei giovani non hanno più tempo da dedicare ai pomeriggi festosi di sport dove il Don di turno, si cimentava in arditi arbitraggi con la lunga tonaca nera, divertendosi e supportando la formazione dei giovani. Le scuole sempre più interessate alla formazione delle menti, in Italia sono storicamente lontane allo sport e al movimento, soprattutto con i più piccoli, come conferma l’assenza dell’insegnante di educazione fisica nelle nostre scuole elementari, ormai quasi  l’unica al mondo con questa caratteristica tutta Italiana, dimenticandosi dell’interpretazione moderna della locazione latina di Giovenale “Mens sana in corpore sano”. La sedentarietà e la mancanza di una vera e propria cultura sportiva sono testimoniate dalle varie classifiche e statistiche che monitorano lo stato generale dei bambini nel mondo; le ultime raccontano che il 15% dei bambini Italiani sono colpiti da obesità infantile e il 30% da sovrappeso. In questo quadro generale, rivestono sempre più importanza le associazioni sportive che nelle diverse forme fanno praticare lo sport ai nostri figli, diventando, oltre che delle vere e proprie agenzie educative a supporto delle famiglie, le uniche che permettono una indispensabile esperienza motoria ai nostri figli e per questo investite di una grande responsabilità riguardo la formazione dei nostri ragazzi.

Calcio, Basket, Volley, nuoto, arti marziali, ginnastica, danza ecc…… molteplici sono le offerte che propone il nostro territorio e da loro dipende in gran parte la formazione dei nostri piccoli, futuri uomini. I bambini vivono dei loro sogni, spesso sportivi e i grandi, che hanno la fortuna di lavorare con loro, devono fare molta attenzione affinché i loro preconcetti da adulto non trasformino questi sogni in incubi, con richieste o aspettative troppo pretenziose. I bambini hanno tutto il diritto di fare sport e di non essere dei campioni, ma di esprimersi secondo le proprie potenzialità, proprio come facevamo noi nei prati, nei cortili, dove al massimo rischiavamo il giudizio di un nostro amico, che essendo un nostro compagno di gioco, se lo poteva permettere. Lo sport, spesso, per i nostri bambini diventa la prima vera esperienza di vita, l’occasione dove inserirsi in una micro società con le proprie regole da rispettare (future leggi) dove districarsi nelle dinamiche di gruppo, dove, in poche parole,  “crescere giocando”. 

                                                                                                                                                    Gianluca Ripani